Bamboccioni

Spesso si rimprovera alla politica di usare un italiano incomprensibile, antiquato, fuori dal mondo nel senso di un italiano che non è quello poi parlato al di fuori dei palazzi e delle istituzioni.

Beppe Severgnini nel suo ultimo libro "L’Italiano – Lezioni semiserie" spiega che non si tratta solo di vocabolario aulico o sintassi ardita. E’ la cadenza enfatica da discorso pubblico, che ricorda vecchi comizi. La Pubblica Retorica Italiana, la definisce. Quella che vuole gli ove al posto di dove. Un articolo di legge non stabilisce ma delibera. E poi: ci si consenta qualche parola, una domanda è risuonata in questi giorni

Ieri però il nostro Ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa non ha usato mezzi termini né un linguaggio aulico né tantomeno poco comprensibile. Ha detto esattamente: "Una misura interessante e importante per i giovani è quella che serve a mandare fuori di casa quelli che io chiamo i bamboccioni".

Bamboccioni? Levati cielo. E’ scoppiato il putiferio. Critiche di qua, critiche di là. Il linguista Giorgio De Rienzo sostiene, sul Corriere della Sera, che "non è possibile difendere il ministro". E spiega che bamboccione deriva dall’antico bambo (bambino) o dal francese bamboche, cioè marionetta. E infatti con bamboccio ovviamente s’intende il bambino grassottello e un po’ imbranato, ma in senso figurato anche fantoccio. E bamboccione, quindi la forma accrescitiva, individua una persona sciocca, credulona o chi ha intenzione di non far nulla.

Bamboccione, illustra Filippo Ceccarelli su la Repubblica, si ritrova in una novella di Pirandello (La vita nuda), in Città vecchia di De Andrè dove si parla di un vecchio professore alla ricerca di piacere, ma i più giovani lo ricordano in Harry Potter e il calice di fuoco: “bande di balbettanti bamboccioni babbuini” … quasi fosse uno scioglilingua.

Insomma, non ne va proprio bene una ai nostri politici…appena un mese fa la Cassazione aveva rimproverato ai nostri politici di usare un tal linguaggio involgarito da diventare un cattivo esempio.

Dalle battute agli insulti, alla parolaccia, il campionario è talmente ricco di esempi che il bamboccione di Padoa-Schioppa fa quasi sorridere…

Ecco un esempio di questo campionario...aggiungete voi, se volete.

"Essere così coglioni" da votare a sinistra (Berlusconi)
"Non replicare a quei coglioni" (Fini a Tremonti, in Parlamento)
"Rispetto a Berlsuconi Goebbels era un bambino" (Prodi)
"Testimonial di pompe funebri" (Berlusconi su Fassino)
"Berlusconi ci fa schifo" (Diliberto)

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