Rimbambito

Che si comporta in modo puerile, irragionevole e insensato per l'età avanzata; uscito di senno, svanito. Deriva da bambo per bambino e poi stupido (Casalegno e Goffi, "Brutti, fessi e cattivi", UTET).

"Ormai non capisce più niente, è rimbambito" (Moravia, "Nuovi racconti romani").


Variazioni: rimbambinito, rimba, rimbambolito, rimbamborgito, rimbato.

Una sentenza depositata oggi dai giudici della quinta sezione penale della Corte di Cassazione stabilisce che dare del rimbambito ad un esponente politico dell'opposizione può essere una "critica politica" e non un'offesa. La vicenda risale al 1999 quando, durante una seduta del consiglio comunale di Castelnuovo Magra, in provincia di La Spezia, dedicata alla posizione dell'amministrazione locale sulla guerra del Kosovo, l'allora sindaco Alberto Tognoni si rivolse al consigliere d'opposizione Ino Cecchinelli affermando: "Ho dimenticato per un attimo che lei è il solito rimbambito".

Cecchinelli ha querelato per diffamazione il sindaco, ritenendo la frase oltraggiosa. Il tribunale di La Spezia, nel maggio 2004, assolve Tognoni, ma la Corte d'Appello di Genova nel 2007 ribalta la sentenza ritenendo che l'uso dell'espressione rimbambito non avesse connotazioni di critica all'uomo politico ma fosse scesa al livello di offesa personale. Interpretazione non condivisa dalla Cassazione, presso cui ricorre Tognoni, secondo la quale "l'espressione non supera il livello della continenza della polemica politica". In particolare: "Si è trattato della manifestazione, con toni indubbiamente forti, di una critica all'iniziativa politica del consigliere Cecchinelli, all'interno di una discussione nell'ambito del consiglio comunale".

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