Inciucio, il vero significato della parola

L'inciucio è "nel sangue di una certa politica" e certo non solo di questi ultimi giorni. Corrado Stajano, sul Corriere della Sera, spiega cosa significhi veramente la parola inciucio così usata nelle ultime settimane.

"Lo spiega Ermanno Rea, - scrive - lo scrittore di Mistero napoletano che possiede i quattro quarti di nobiltà partenopea per farlo. Di origine onomatopeica, la parola nasce dal verbo inciuciare, parlar sommessamente, spettegolare e di qui il sostantivo pasticcio, intrigo, accordo improprio, pastrocchio tra diversi. Una pratica da comari napoletane sedute fuori dai bassi nel vicolo. Di là dalle Alpi si prediligono termini più solenni, Grosse Koalition, Union sacrée. Qui da noi, in modo più casalingo, larghe intese, espressione del consociativismo pudico. C'è stato anche chi si è cimentato nei raffronti storico-politici tra il ministero neonato, iI CLN e il compromesso storico degli anni Settanta. Ma il. Comitato di liberazione nazionale — dai liberali ai comunisti — era un governo alla macchia, consonante nella lotta contro il nazifascismo. Il compromesso storico fu un'invenzione strategica di Berlinguer dopo il colpo di Stato in Cile del 1973 dei generali di Pinochet contro il debole governo di sinistra di Allende. Doveva essere l'incontro tra due grandi forze popolari, il Pci e la Dc. Si sa come andò a finire."

Ora, il nuovo governo "nato centellinando il vecchio e consolidato manuale Cencelli". Ma l'inciucio "è nel sangue di una certa politica, non solo di oggi, dai comunisti-miglioristi ai dorotei della Dc che sarà felice, nell'aldilà, nel vedere i suoi eredi accomunati in numero elevato in entrambi gli schieramenti. Non è facile mettere insieme gruppi con principi opposti nella politica e nella società".

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